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Creme solari: tutto quello che serve sapere

Giugno 7, 2018
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Post a cura della Dottoressa L. Galdiero

Quando Marica mi ha chiesto di scrivere questo post sono stata abbastanza scettica poichè il tema solari è abbastanza scottante (scusate il gioco di parole), ma si rischia di cadere molto facilmente nel noioso e nello scontato. Abbiamo deciso dunque di rispondere in questo articolo  a tante domande che ci poniamo ogni qual volta usiamo una crema solare e di dare alcuni consigli sulla loro applicazione; in modo da massimizzarne  l’efficacia e coinvolgere verso un acquisto più consapevole. Le protezioni solari, infatti, non hanno solo il “semplice” scopo di evitarci antipatiche bruciature, ma sono fondamentali per rallentare l’invecchiamento cutaneo e per prevenire i ben più gravi tumori della pelle.

 

1)Quanta crema solare occorre utilizzare e quanto spesso va riapplicata?

Vorrei innanzitutto specificare una cosa ,e cioè che il fattore di protezione solare (SPF) più adatto a noi , non va valutato in base alla nostra voglia di abbronzarci, bensì attraverso un’ analisi obiettiva del nostro fototipo (esame che si effettua nelle farmacie provviste di apposita strumentazione). Inoltre è  inutile utilizzare un fattore di protezione elevato se non applichiamo la giusta quantità di crema.

Ovvero per un adulto medio si tratta di circa 30 grammi su tutto il corpo (cioè di 6 cucchiai colmi). Ciò vuol dire che un normale flacone di crema dovrebbe durare circa 6/8 applicazioni…

Vi invito dunque a riflettere su questa cosa e su quante volte guardiamo sospirando quel barattolo di crema utilizzato per metà che ci è avanzato dalla stagione precedente.

La protezione inoltre va riapplicata di media  ogni 2-3 ore e comunque ogni volta che ci bagniamo, sudiamo, strofiniamo e insabbiamo.

2)Che differenza c’è tra filtro fisico e chimico?

Il filtro chimico agisce assorbendo le radiazioni e degradandole in modo che non creino danni alla nostra pelle.Il filtro fisico invece, consiste in minerali come ossido di zinco e biossido di titanio, che formando una barriera biancastra sul nostro corpo, riflette le radiazioni solari come uno specchio  (si pensi agli abiti bianchi delle popolazioni del Sahara) .Quest’ultimo ha però la pecca di avere una consistenza simile alle paste per il cambio pannolino, per cui lascia residuo bianco ed è di più difficile spalmabilità.

3)Quali solari sono consigliati per bambini piccoli?

Il solare per bambini al di sotto dell’anno di vita è preferibile sia uno schermo minerale, proprio per avere la protezione più totale (50+) e minimizzare il rischio di allergie.

Per tutti gli altri bimbi ,vi sono in commercio solari con associazioni di filtri fisici e chimici che garantiscono una protezione molto elevata (sempre 50+) , senza però rinunciare alla comodità della formulazione in latte. Sono progettati infatti per tutti i bimbi che sguisciano via dalle mamme ogni qual volta tentano di spalmare loro la crema .

4)Che solari utilizzare in caso di dermatite atopica?

La dermatite atopica è una patologia infiammatoria della pelle, la quale ha bisogno di un extra protezione dal sole, ma allo stesso tempo richiede maggiore attenzione poichè essendo su base immunitaria è superiore il rischio di allergie. In tal caso bisogna preferire solari dalla texture idratante e ipoallergenica (senza profumo). 

5) é corretto utilizzare lo stesso solare viso e corpo?

La risposta è No, ovviamente, e non è una strategia di marketing, bensì poniamoci una domanda:

Useresti mai la stessa crema idratante che spalmi sul corpo anche sul viso?”

Immagino di no!

E il motivo è dovuto alla differenza di texture delle due creme, per cui la protezione viso ha delle caratteristiche in spalmabilità, piacevolezza, e spesso di concentrazione di principi attivi molto diversa da quella corpo (generalmente un latte fluido).

 

Post a cura della Dott.essa Luciana Galdiero


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