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CYBERGROOMING: UN FENOMENO DA CONTRASTARE E PREVENIRE!

Ottobre 30, 2021
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Negli ultimi anni il modo di utilizzare internet e il web è diventato sempre più scaltro.

 

Nonostante ciò il web ha sviluppato la capacità di comunicazione e sicuramente incontri tra persone.

I nativi digitali, vale a dire le persone che sono nate e cresciute a contatto con le nuove tecnologie, sono coloro che presentano una maggior dimestichezza nell’utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione. L’inesperienza legata alla giovane età può condurre però questi soggetti a sottovalutare i rischi in cui possono incorrere caricando contenuti personali sul web.

La continua dedizione al web può incorrere in dei rischi, importante è soffermarsi e conoscere uno dei rischi molto frequenti ma ancora poco conosciuto: IL CYBERGROOMING.

IL CYBERGROOMING si verifica con l’adescamento via internet, in cui l’adescatore prepara la vittima all’abuso. Vari studi hanno costatato come i soggetti più a rischio di vittimizzazione per l’adescamento online siano adolescenti, prevalentemente di sesso femminile, con alta conflittualità familiare e bassa supervisione genitoriale.

Alcuni indizi tipici di questo fenomeno, lo si rivede nell’abbandono scolastico, una scarsa condotta e sicuramente nell’isolamento sociale.

Il cybergrooming può essere inteso come una manipolazione psicologica online finalizzata all’adescamento del minore, tutto questo vede come protagonisti, solitamente, un adulto individuato nella figura dell’adescatore e un’ adolescente nel ruolo della vittima.

Solitamente è articolato in diverse fasi, c’è una prima fase in cui si manifesta una formazione dell’amicizia in cui c’è uno scambio di informazioni basilari, successivamente va a crearsi una relazione, l’adescatore arriva ad un punto in cui attua una valutazione del rischio in cui cerca di capire quanto può andare oltre e quindi non essere sgamato.

Andando avanti si crea un vero e proprio rapporto esclusivo in cui l’adescatore richiede l’esclusività alla vittima (non parlare con nessun altro se non con me); successivamente c’è uno scambio di foto a sfondo sessuale che avviano il processo verso la fase finale, ovvero la conclusione in cui avviene l’incontro che solitamente avviene online, ma può anche avvenire dal vivo.

 

Come si evince dalla letteratura di riferimento fenomeni di vittimizzazione online comportano delle conseguenze sulla vita degli adolescenti sia per quanto riguarda il benessere psicologico sia per l’autostima.

Da una ricerca condotta personalmente in una scuola secondaria di secondo grado è emerso che per quanto riguarda le differenze individuali, sicuramente l’età è un fattore influente, infatti nell’età 17-18 è maggiormente frequente il coinvolgimento nei comportamenti sessuali online.

Inoltre si evince come i fattori di protezione giocano di importanza, in quanto alti livelli di autostima e alti livelli di benessere psicologico evitano il coinvolgimento in comportamenti devianti sul web.

Pertanto, tenendo in considerazione la ricerca descritta e la frequenza insistente del fenomeno, sono necessari interventi educativi riguardo l’utilizzo di internet in modo da guidare gli adolescenti ad un corretto utilizzo di internet.

Post a cura della Dottoressa Lucianna Di Costanzo


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