Come si può amare il secondo figlio al pari del primo?
È la domanda che mi sono sempre posta durante la seconda gravidanza, eppure si può!
Non lo so spiegare a parole, ma l’amore aumenta in maniera esponenziale e si arriva ad amare molto di più di quanto già si amava.
Mi sono logorata l’anima pensando che avrei fatto del male a Raffi, che non avrei mai amato il secondo figlio quanto lui e mi sbagliavo.
Fortunatamente mi sbagliavo.
L’amore di una mamma è infinito, non si divide, ma raddoppia.
Ma allora cosa cambia con l’arrivo del secondo figlio?
Quello che cambia, ragazze mie, è Il tempo che ci sfugge dalle mani senza che ce ne rendessimo conto e purtroppo, lui, non si moltiplica. Sulle giornate che volgono al termine velocemente non avevo fatto i conti e mi ritrovo a rincorrerle continuamente.
Trovo difficoltà a dividermi fra i vari impegni e spesso devo rinunciare a molte cose, ma quello che mi dispiace più di di tutto è che mi devo dividere tra i due bimbi e non sempre riesco ad assecondarli in ogni attività. In particolare, e lo dico con rammarico, è Raffi che deve spesso “arrangiarsi” da solo, perché lui è il più autonomo dei 2. Questo mi fa sentire delle volte inadeguata, o con dei sensi di colpa perché ho paura di trascurarlo, anche se in cuor mio so che non è così. Capita durante il giorno che mi chiede di giocare con lui, ma io sto addormentando Riccardo e mi dispiace dirgli tutte le volte “aspetta ora arrivo”.
Lui è un ometto e non mi fa pesare sempre la cosa, ma io vorrei accontentarlo sempre e subito. Fargli capire che ci sono quando lui mi cerca, anche solo per giocare insieme per ridere di gusto come da sempre facciamo noi. Quando invece Riccardo dorme sono io a proporgli di fare qualche attività insieme così da poter recuperare un po’ di tempo. Spesso nel weekend, quando è possibile, mi ritraggo qualche ora per stare da sola con lui, lo porto alle giostre, mangiamo un gelato e ci dedichiamo tante attenzioni visto che durante la settimana non ci riusciamo quasi mai.
Le mie ansie spariscono quando vedo Raffaele felice e sereno, lui è un giocherellone, ama far ridere il fratello ma soprattutto è un bimbo molto premuroso. Si preoccupa ogni volta che non vede Riccardo e se si fa male lui è il primo ad andare a controllare.
Imparerò man mano a gestire il tempo con loro e ad organizzare al meglio la giornata. Rispetto ad i primi mesi, che sono stati i più difficili, ora va sicuramente meglio. Poi da quando Raffi ha iniziato la scuola è diventato più semplice; la mattina posso dedicarmi solo ed esclusivamente a Riccardo ed il pomeriggio, invece, cerco si essere tutta per Lui.
Ci vorrebbero giornate di 48 ore per trovare il tempo di far tutto, per dedicare le attenzioni ad entrambi i bimbi, per lavorare e perché no per rilassarsi… ma noi mamme saremmo capaci di riempire anche quelle.