Depilazione o epilazione?
Post a cura della Dott. Luciana Galdiero
Salgono le temperature, torna la buona stagione e con essa la voglia di vestire più leggeri e scoprire centimetri di pelle, ed eccoli lì, malefici, che compaiono dagli strappi dei jeans e sugli avambracci… i tanto odiati Peli.
Quante volte sdraiate sul lettino della nostra estetista abbiamo maledetto l’essere donna ? Quante vacanze programmate in funzione di ciclo e ricrescita peli?
Oggi facciamo un po’ di chiarezza sui metodi più comuni per liberarcene.
Innanzitutto facciamo una distinzione tra depilazione e epilazione. La depilazione indica metodi come il rasoio e la crema che rimuovono solo la parte superficiale del pelo,mentre l’epilazione (pinzetta, laser, luce pulsata e ceretta) eliminano il pelo dal bulbo.
Il metodo più antico è sicuramente il Rasoio amato da molte per la sua praticità e odiato da tante altre per via di falsi miti su di lui o di scorretto utilizzo; proviamo a sfatarne qualcuno.
Innanzitutto il rasoio non ispessisce il pelo, ma semplicemente tagliando la parte terminale del fusto più liscia e affusolata, alla ricrescita, ci sembrerà di avere un pelo più ispido e pungente, ma è semplicemente un’impressione.
Secondo alcuni, radersi con il rasoio causerebbe tagli e peli incarniti, anche in questo caso è falso! La pelle va opportunamente preparata con una doccia calda e con un detergente delicato in modo da ammorbidire il pelo, va poi effettuato un leggero scrub per togliere le cellule superficiali e vi svelo un piccolo trucco; utilizzate l’olio di cocco al posto della schiuma da barba ed avrete gambe liscissime e idratate più a lungo. Parola mia!
Passiamo all’amica Ceretta; già le donne egiziane usavano una cera fatta di zucchero e acqua per estirpare i peli. Questo metodo è ancora il preferito di molte di noi specialmente in estate per la sua efficacia e durata, consigliato su zone estese come gambe e braccia, meno sul viso, poiché lo strappo può causare fotosensibilizzazione e quindi macchie . Attenzione anche sulle gambe poiché uno strappo troppo aggressivo o una cera troppo calda possono causare uno stravaso e quindi fragilizzare capillari in soggetti predisposti o infezioni come le follicoliti con la creazione di cisti sotto pelle. Vale sempre la regola di preparare la pelle al trattamento e di evitare esposizioni solari almeno nelle 24h successive.
Ma veniamo alle tecniche più in voga negli ultimi anni: laser e luce pulsata.
Essi, pur prevedendo un investimento economico importante, sono tra i più amati, poiché grazie a loro ci si può quasi totalmente dimenticare di depilarsi, senza considerare che, il rischio di follicoliti e fotosensibilizzazione è praticamente nullo… se svolti correttamente.
Nel caso del laser e della luce pulsata è corretto parlare di epilazione progressiva o permanente, ovvero i peli non ricrescono per un certo periodo di tempo poiché progressivamente diradano, ma possono sempre ritornare, che è ben diverso da definitivo.
Entrambe funzionano con un meccanismo simile: una sorgente luminosa produce energia sotto forma di calore che va a distruggere il bulbo pilifero.
La luce pulsata funziona con un fascio di luce non selettivo per cui coinvolge zone più ampie ed è sicuramente meno dolorosa, specie su un pelo molto scuro e carnagione chiara.
Il laser invece lavora su singola lunghezza d’onda, da ottimi risultati su pelli anche abbronzate e su peli chiari. In assoluto non vi è una distinzione netta tra una tecnica e l’altra in termini di sicurezza ed efficacia, poiché per entrambi ciò che fa la differenza è la manualità dell’operatore, per cui l’unico consiglio sensato in questo caso è quello di affidarsi ad un centro valido e certificato.
L’ultimo arrivato nella famiglia dei laser è il Flash Evolution, un sistema innovativo che racchiude le caratteristiche positive sia delle luce pulsata e sia del classico laser a diodo in termini di precisione e di risultati.
A differenza di quest’ultimo, il Flash Evolution, emette impulsi di energia controllata, i quali legandosi all’emoglobina, la coagulano e distruggono il bulbo pilifero. Il risultato sarà dunque un trattamento che funziona su tutti i peli, piacevole e non doloroso senza alcun rischio di scottature e macchie.
In definitiva sia che si scelga il rasoio, la ceretta o il laser, depilarsi è una delle caratteristiche di noi donne (e anche di tanti maschietti) un po’ come scegliere il tipo di assorbente o il colore della riga di eyeliner. Depilarsi fa parte di valori e costumi che ci sono stati insegnati da bambine come segno di ordine e pulizia, e il non farlo è stato simbolo di ribellione e femminismo. Come l’ iconico monociglio di Frida Khalo, divenuto sua cifra di stile e simbolo di orgoglio razziale per enfatizzare le sue radici messicane.
Altri sono i casi in cui i peli diventano una vera e propria patologia con un impatto non solo estetico ma soprattutto psicologico, ad esempio l’ irsutismo. Esso consiste in un’inappropriata espressione nella donna di peli terminali e pigmentati in zone caratteristiche dell’uomo (volto, torace, addome…) causato da un’iperproduzione di testosterone (androgeni). Il 90% dei casi di irsutismo infatti sono causati dalla sindrome dell’ovaio policistico, in queste donne le cure ormonali spesso migliorano l’espressione dei peli, ma ricorrere a tecniche come laser o luce pulsata può essere risolutivo e fondamentale per migliorare l’aspetto estetico della persona.
E voi ditemi un po’ quale metodo di depilazione usate?
Quale preferite in assoluto o vi trovate meglio?